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25 Gennaio 2024

Un tecnico speciale

Sono 12 anni che Fabio Bradach va al Lacor: è preziosa parte integrante del complesso sistema di installazione e manutenzione dei macchinari. E per lui è ormai una seconda casa.

Fabio è tornato da poco dalla sua ultima missione; era al Lacor insieme al suo mentore Carlo Pozzuoli, già dirigente Philips, amico di Brother Elio. È proprio grazie a Carlo che Fabio ha conosciuto il Lacor nel 2012.  Da allora, ogni volta che approda nell’ospedale fondato da Piero e Lucille non riposa mai: aggiusta, ripara, installa, insegna…

Ma ecco qualche dettaglio dell’ultima missione.

Insieme a Carlo e Fabio c’era anche Simone Rosa, dell’azienda Tecnomedical di Senigallia. Il trio di tecnici, insieme al personale del Lacor, ha installato con successo due nuovi macchinari a raggi X digitali: un telecomandato che permette ora di eseguire radiografie di qualità migliore ed un mammografo Philips donato da Tecnomedical.

Entrambi i macchinari sono già operativi, più semplici da utilizzare, forniscono immagini più precise e consentono un importante risparmio.

Al Lacor c’era un vecchio mammografo in disuso, le speciali pellicole per mantenerlo in funzione erano troppo costose e difficilmente reperibili. Ora è possibile programmare screening e fare diagnosi precoce di tumori al seno per poi intervenire, se possibile, chirurgicamente.

Anche il nuovo telecomandato è un importante traguardo: ora le radiografie vengono acquisite direttamente da PC, con grande risparmio di tempo e risorse. Simone Rosa ha guidato la formazione tecnica del personale locale e configurato le macchine per essere assistite da remoto, grazie ad un supporto telefonico gratuito.

Grazie di cuore a Vincenzo Marchetti, socio Fondatore di Tecnomedical e naturalmente a Simone Rosa, Carlo Pozzuoli e Fabio Bradach!

Fabio ha girato praticamente tutto il centro Africa effettuando missioni tecniche. “La differenza principale tra il Lacor e le altre realtà in cui ho lavorato è che al Lacor è in atto un importante processo di pianificazione; la volontà di migliorare prestazioni ed efficienza e ridurre i costi è concreta. Si fanno attente valutazioni, non si aspetta che un macchinario si rompa per intervenire”. Un esempio? “In collaborazione con Jacopo Barbieri, direttore del Dipartimento tecnico, il Lacor si è dotato di un vero e proprio servizio di ingegneria clinica, che è una rarità in Uganda”.

Il sistema si appoggia sul software OpenMAINT che permette di gestire tempi e modalità di manutenzione di tutti gli apparecchi medicali. I macchinari sono stati inventariati e il personale viene regolarmente avvisato quando è prevista una valutazione o un’attività di manutenzione. È così anche più semplice individuare eventuali problemi ricorrenti.

Infine, è partito un processo di screening di tutte le apparecchiature in ingresso; che siano apparecchi da acquistare o donati, il servizio di ingegneria clinica costituito dagli ingegneri Santo e Reagan e dai tecnici Charles, Christopher e Dennis, fa le dovute valutazioni per evitare sprechi o costi di manutenzione eccessivi.

Capacità di pianificazione, attenzione ai costi e all’efficienza costituiscono una marcia in più in un contesto così povero.

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