Un tecnico speciale
Sono 12 anni che Fabio Bradach va al Lacor: è preziosa parte integrante del complesso sistema di installazione e manutenzione dei macchinari. E per lui è ormai una seconda casa.
Fabio è tornato da poco dalla sua ultima missione; era al Lacor insieme al suo mentore Carlo Pozzuoli, già dirigente Philips, amico di Brother Elio. È proprio grazie a Carlo che Fabio ha conosciuto il Lacor nel 2012. Da allora, ogni volta che approda nell’ospedale fondato da Piero e Lucille non riposa mai: aggiusta, ripara, installa, insegna…
Ma ecco qualche dettaglio dell’ultima missione.
Insieme a Carlo e Fabio c’era anche Simone Rosa, dell’azienda Tecnomedical di Senigallia. Il trio di tecnici, insieme al personale del Lacor, ha installato con successo due nuovi macchinari a raggi X digitali: un telecomandato che permette ora di eseguire radiografie di qualità migliore ed un mammografo Philips donato da Tecnomedical.
Entrambi i macchinari sono già operativi, più semplici da utilizzare, forniscono immagini più precise e consentono un importante risparmio.
Al Lacor c’era un vecchio mammografo in disuso, le speciali pellicole per mantenerlo in funzione erano troppo costose e difficilmente reperibili. Ora è possibile programmare screening e fare diagnosi precoce di tumori al seno per poi intervenire, se possibile, chirurgicamente.
Anche il nuovo telecomandato è un importante traguardo: ora le radiografie vengono acquisite direttamente da PC, con grande risparmio di tempo e risorse. Simone Rosa ha guidato la formazione tecnica del personale locale e configurato le macchine per essere assistite da remoto, grazie ad un supporto telefonico gratuito.
Grazie di cuore a Vincenzo Marchetti, socio Fondatore di Tecnomedical e naturalmente a Simone Rosa, Carlo Pozzuoli e Fabio Bradach!
Fabio ha girato praticamente tutto il centro Africa effettuando missioni tecniche. “La differenza principale tra il Lacor e le altre realtà in cui ho lavorato è che al Lacor è in atto un importante processo di pianificazione; la volontà di migliorare prestazioni ed efficienza e ridurre i costi è concreta. Si fanno attente valutazioni, non si aspetta che un macchinario si rompa per intervenire”. Un esempio? “In collaborazione con Jacopo Barbieri, direttore del Dipartimento tecnico, il Lacor si è dotato di un vero e proprio servizio di ingegneria clinica, che è una rarità in Uganda”.
Il sistema si appoggia sul software OpenMAINT che permette di gestire tempi e modalità di manutenzione di tutti gli apparecchi medicali. I macchinari sono stati inventariati e il personale viene regolarmente avvisato quando è prevista una valutazione o un’attività di manutenzione. È così anche più semplice individuare eventuali problemi ricorrenti.
Infine, è partito un processo di screening di tutte le apparecchiature in ingresso; che siano apparecchi da acquistare o donati, il servizio di ingegneria clinica costituito dagli ingegneri Santo e Reagan e dai tecnici Charles, Christopher e Dennis, fa le dovute valutazioni per evitare sprechi o costi di manutenzione eccessivi.
Capacità di pianificazione, attenzione ai costi e all’efficienza costituiscono una marcia in più in un contesto così povero.