Un periodo difficile, ma si guarda avanti
“E’ stato il periodo più difficile degli ultimi anni. Per ognuno di noi, le nostre famiglie, le istituzioni, i governi e il mondo intero… tutti gli aspetti della vita sono stati colpiti, da quello economico a quello sanitario…”. A parlare è il dottor Cyprian Opira, direttore generale del Lacor.
E lo fa nella prefazione al rapporto annuale, un resoconto puntuale di ciò che è successo al Lacor nell’ultimo anno. Quella del dottor Opira è una sintesi di ciò che l’ospedale ha dovuto affrontare, una riflessione che ci traghetta verso il futuro.
“Il lockdown ha ridotto drasticamente il numero dei pazienti e coloro che arrivavano erano molto malati, l’introduzione delle procedure operative è stata molto costosa e i dispositivi di protezione individuale non erano facili da reperire a livello locale, ma è stato necessario affidarsi ad un’importazione lenta e onerosa.
La natura dirompente della pandemia ha reso necessario creare reparti di isolamento e di trattamento Covid, riallocare il personale e i pazienti”.
Continua il direttore Opira, scattando una fotografia di quanto accaduto negli ultimi due anni: “l’impianto di produzione e distribuzione dell’ossigeno ha dato al Lacor Hospital un importante vantaggio rispetto a molti altri ospedali nella gestione del Covid -19.
Come in tutta Uganda, anche gli studenti delle nostre scuole sono tornati a casa, privando i pazienti del supporto alle cure che il loro aiuto garantiva”. E aggiunge: “l’ospedale non ne è uscito illeso: abbiamo perso fratel Elio Croce e la dottoressa Layet Paska. Fortunatamente gli altri che sono stati colpiti dal Covid, personale e studenti, hanno avuto una malattia lieve.
L’adesione al vaccino da parte del personale è stata molto buona, oltre il 95%.
Vorrei ringraziare la Fondazione Corti per il suo sostegno; grazie ai fondi messi a disposizione per l’emergenza l’ospedale non ha dovuto licenziare personale né ridurre gli stipendi”. La Fondazione riesce a far fronte a situazioni impreviste come questa grazie a fondi non vincolati, come quelli raccolti grazie al 5×1000.
“Oggi”, conclude il dottor Opira, “ci attende una nuova normalità che ci impone di bilanciare con attenzione lo sforzo per affrontare la pandemia con la lotta alle altre malattie”.
Ed è a questa nuova normalità che vi chiediamo di contribuire. Firmate per noi donandoci il vostro 5×1000. Il nostro codice fiscale è 91039990154. Grazie.
27.05.2022