Un nuovo inizio, con passione immutata
C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, ve ne siete accorti? La primavera ha portato in Fondazione nuovi colori, nuove immagini e, insieme, nuovi entusiasmi.
Oggi vi presentiamo il rinnovato logo della Fondazione Corti ETS (sì, gli avvicendamenti legislativi ci hanno portati a diventare Ente del Terzo Settore).
Ecco allora un’Africa dai colori caldi e avvolgenti, che racchiude la passione e l’impegno della Fondazione Corti per il Lacor.
Il nuovo logo, così come l’immagine che racconta i nostri primi 30 anni, è un dono di Flora Sala dello Studio Anastasia di Milano.
Entrare nello studio di Flora in via De Sanctis significa entrare in una fucina di creatività, dischiudere uno scrigno di bellezza. Flora ha un sorriso caldo e tanto affetto per la Fondazione Corti.
“Galeotta fu la montagna”, capiamo dalle sue parole, chiedendole come ci ha conosciute. E’ stata l’amicizia con tanti istruttori di sci alpinismo, infatti, a portarla ad avvicinarsi a noi: da Paolo Re a Guido Coppadoro a Mecky Agostoni. Tutti maestri di sci e, soprattutto, amici speciali della Fondazione Corti e del Lacor Hospital.
La nostra amicizia con Flora dura ormai da qualche anno ed i frutti sono le splendide soluzioni grafiche che di volta in volta ci ha regalato, a partire dall’invito per la cena di gala per celebrare i nostri 25 anni, ispirato ai colori e ai tessuti africani.
A distanza di cinque anni, eccola di nuovo in gioco per celebrare i 30 anni della Fondazione Corti e disegnarne il nuovo logo.
E’ Flora stessa a spiegarci il processo creativo che l’ha portata a visualizzare e donarci la nuova immagine che ci accompagnerà nei prossimi anni.
In primo luogo c’è un radicale cambio di colore. “Il vecchio logo era verde, una tinta che oggi evoca soprattutto ciò che è ecologico e sostenibile; ma quando si pensa all’Africa vengono piuttosto in mente colori caldi come i rossi, gli arancioni, i fucsia.
Ecco allora la scelta di un’Africa arancione, molto ruggine, con un accenno all’Uganda in bordeaux e uno studio della scrittura che accogliesse l’Africa e il testo indispensabile. Il risultato è semplice e immediato, ma caldo e ci sembra rispecchi lo stile della Fondazione: diretto e accogliente.
Per i 30 anni abbiamo lasciato che il nuovo logo e i nuovi colori venissero avvolti dai nastri che avevano già immaginato nei nostri primi lavori per la Fondazione.”, continua Flora. Sono nastri morbidi, che riprendono le texture delle stoffe africane, ma anche il colore della terra rossa, quel colore così dominante che rimane impresso negli occhi e che in Europa non riusciamo a ritrovare in nessun luogo.
“Abbiamo scelto di usare la O come una lente di ingrandimento sull’Uganda”, conclude: “è un rimando a un’Uganda nel cuore dell’Africa e ad un’Africa da sempre nel cuore della Fondazione Corti.”
Un’immagine inclusiva che ben racconta la nostra missione e proietta il nostro impegno verso il futuro.
Milano, 21/03/2023