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06 Marzo 2023

“Sii eccellente…”

Non vergognarti delle tue battaglie; non devi mai guardare alle sfide che hai affrontato come ad uno svantaggio. Al contrario, la tua esperienza nel superare le avversità è il tuo più grande vantaggio”.

Philippa Lakareber, 25 anni, infermiera del reparto di medicina del Lacor Hospital, neodiplomata nelle scuole del Lacor con il massimo dei voti, cita Michelle Obama.  “Queste parole significano molto per me”, confida, riferendosi al discorso tenuto dalla First Lady al City College di New York nel 2016.
Philippa racconta di un’infanzia durissima, una comunità numerosa, che deve spostarsi a causa della guerra, tantissimi bambini e niente da mangiare. “Vengo da una famiglia poligama, mia mamma era la quarta moglie di mio padre, la più giovane. Ha avuto sette figli, ma solo mia sorella ed io siamo sopravvissute. E mia sorella è disabile, ha bisogni speciali, dipende in tutto da qualcun altro.
Eravamo poverissimi, avevamo da mangiare a malapena una volta al giorno. La sopravvivenza stessa era una lotta. L’unica opportunità è stata frequentare una scuola pubblica e l’ho colta. Ma mi mancava tutto, a partire dai libri…
La scuola era lontanissima, ogni mattina dovevo andare a raccogliere i frutti del nostro pezzo di terra, accudire gli animali e poi camminare per chilometri. E lo stesso ogni sera, coprendo lunghissime distanze. Non capivo cosa avesse mia sorella, mi vergognavo; cosa avrebbe pensato la gente di me?”.
Philippa è convinta che siano state proprie le numerose difficoltà a farla diventare ciò che è oggi. E vuole raccontarlo ad altre giovani donne, perché possano credere in sé, trovare coraggio e determinazione. Sapendo che è possibile. E lei ne è un bellissimo esempio.
Sono grata al mio passato, anche se è stato così difficile, perché ogni sfida mi ha resa più forte e mi ha preparata per il futuro. Ho sempre pensato ci fosse un domani. Crescevo e vedevo le altre ragazze rimanere incinte e sposarsi. Pensavo che per me sarebbe stato diverso. ‘Non posso essere questo’, dicevo a me stessa: ‘devo essere meglio’”.
Determinata, a scuola si impegna al massimo, incurante delle distrazioni e degli appellativi dei compagni: “studiavo anche di notte, mi chiamavano topo di biblioteca”, ricorda.
Alla fine delle scuole superiori è la migliore della classe. “Mi sono sempre ispirata a mia mamma. Lei non si è mai arresa, è grazie a lei che ho potuto frequentare le scuole del Lacor”.
Philippa ha preso il diploma di infermiera con il massimo dei voti, ma il fuoco che l’ha portata fin qui non si è spento: “voglio continuare negli studi e laurearmi”, afferma. “Avrei voluto studiare medicina, ma non c’erano abbastanza soldi. Ma amo il mio lavoro, amo la bellezza e la magia nel vedere le persone guarire.

Il problema maggiore delle giovani donne ugandesi”, aggiunge, “sono gravidanze e matrimoni precoci. Tutte le ragazze hanno un sogno, nessuna vorrebbe diventare madre giovanissima e rimanere senza istruzione e lavoro. Ma è ciò che accade alla maggior parte delle giovani.
Nella giornata internazionale della donna, spero che la mia storia sia di ispirazione a molte.
Qualunque cosa facciate, fatela al meglio. Metteteci il cuore. Se siete una donna delle pulizie, un’infermiera, o qualunque altra cosa, siate eccellenti nell’esserlo”. E cita Oprah Winfrey:

“Siate eccellenti, diventerete indimenticabili”.

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