Nel Nord Uganda, c’è un ospedale che rappresenta l’unica speranza di guarigione e salvezza per milioni di persone: è il Lacor Hospital, una struttura capace di accogliere e curare ogni anno una media di 200.000 pazienti. Moltissimi di loro sono bambini e donne, i più colpiti dalla povertà e dalla malnutrizione.
In un Paese in cui più della metà della popolazione vive in estrema povertà, curarsi è spesso difficile, se non impossibile.
Missione del Lacor Hospital è garantire cure e assistenza medica ai più vulnerabili senza discriminazioni di sesso, razza, stato sociale, religione o affiliazione politica.
Il Lacor costa più di sei milioni di Euro l’anno, una cifra coperta in massima parte dalle donazioni estere. Una quota deriva anche da quei pazienti che possono permettersi di contribuire alle spese con una cifra, perlopiù simbolica o altamente sussidiata.
Nato come piccolo ospedale missionario nel 1959, in più di 60 anni di attività, grazie alla lungimirante gestione da parte dei coniugi Piero e Lucille Corti, il Lacor Hospital è oggi un punto di riferimento per i 750.000 abitanti dei distretti limitrofi, ma in molti giungono qui in cerca di cura e assistenza da tutto il Nord Uganda e non solo.
Il Lacor offre quotidianamente cure specialistiche in medicina, chirurgia, pediatria e ostetricia-ginecologia a migliaia di pazienti.
In media, ogni giorno, assiste 600 persone a livello ambulatoriale e altrettante nei reparti.
Dispone di 554 letti (compresi quelli dislocati nei 3 Centri sanitari periferici), situati in un raggio di oltre 50 km dall’ospedale.
Nell’anno 2022/23 l’ospedale (inclusi i Centri Sanitari Periferici) ha curato 189.499 pazienti di cui 26% bambini e 59% donne. La proporzione di donne e bambini rappresenta l’80% dei pazienti.
Sul sito del Lacor Hospital, ogni anno, vengono pubblicati i rapporti completi del lavoro dell’ospedale.