Vai al contenuto
Africa
Uganda
Dona
14 Febbraio 2022

Cara Iva, grazie di esserci stata

“Affascinante perché assolutamente originale. Schiva, generosa, amante della gente e degli animali, ma anche della sua solitudine. Lettrice compulsiva, grandissima lavoratrice, mi faceva sentire amata attraverso le sue premure e la grande capacità di ascolto”.

Questo è solo uno dei ricordi, tanti, sinceri e densi di affetto dell’anatomopatologa Iva Bovani, scomparsa il mese scorso. E’ quello di Maresa Parenchio, neuropsichiatra infantile che si dedica da anni ad alcuni tra i più fragili d’Uganda.

Iva Bovani era amata da tutti al Lacor; numerose e prolungate, nel corso degli anni, le sue missioni. A partire dal 2008 quando, insieme all’Associazione Patologi Oltre Frontiera (APOF), era approdata al Lacor Hospital di Gulu.

Docente di anatomia patologica, medico anatomopatologo, ma specializzata anche in Pediatria, Igiene e Sanità Pubblica e Medicina Legale, portava con sé un prezioso e particolarmente vasto bagaglio di competenze.

I direttori del Lacor e il gruppo di lavoro del laboratorio, la ricordano con parole di stima e affetto. “Professionista di altissimo livello ed esperienza, aveva la rara abilità di effettuare diagnosi precise anche in mancanza di alcune tecnologie avanzate”, ha sottolineato il direttore Martin Ogwang ricordandola.

Anche per i colleghi è stata un esempio importante. Il giovane Massimiliano Guerriero, emozionato e commosso per averla conosciuta all’ospedale di Termoli, ricorda di aver studiato i suoi casi dai libri. “Ogni persona che incontravo mi raccontava aneddoti su questa patologa speciale che tanto ha dato all’Africa”. E persino chi non ha avuto modo di affiancarla nelle missioni, ha parole di grande stima per questa donna: “è una collega che ho sempre ammirato”, afferma Maria Laura Fibbi, patologa di APOF. “Seria, responsabile, capace di entrare in sintonia con gli altri”.

A questi si aggiunge il ricordo commosso di Thomas Molteni e sua moglie Valeria Calbi. “Iva ci ha accompagnati duranti i nostri felici anni in Uganda, testimone del nostro fidanzamento, matrimonio e della nascita delle nostre figlie. Ripensiamo ai momenti insieme con nostalgia, riconoscenza e gratitudine per l’inestimabile lavoro per i tantissimi pazienti in Nord Uganda”.

Grazie Iva, a nome di tutti i pazienti del Lacor e delle persone che hai incrociato sulla tua strada. Che il tuo sia un esempio luminoso per le nuove generazioni.

Condividi
Seguici
Newsletter
Iscriviti alla newsletter per restare sempre aggiornato
Iscriviti
Partner di
Fondazione Piero e Lucille Corti ETS
Piazza Velasca 6, 20122 Milano
Tel. - Fax. +39 02 8054728