Un anno senza Brother
11 novembre 2020. Un anno fa ci lasciava Brother Elio, costruttore di pace, colonna portante del Lacor, guida dell’orfanotrofio Saint Jude, dove sono ospitati un centinaio di orfani e accuditi bambini e ragazzi disabili. Dopo aver lottato a lungo, Brother è stato sopraffatto dal Covid.
Sono una moltitudine oggi a ricordarlo da ogni parte del globo. Nella sua Uganda, dove questa mattina si sono tenute commemorazioni per l’anniversario della sua morte, sia al Lacor che al Saint Jude; a Moena, tra le montagne dove era nato, dove questo pomeriggio alle 18 si terrà una Santa Messa in sua memoria. Ma Brother Elio era conosciuto e amato anche in Canada e negli Stati Uniti, dove lo piangono la Fondazione Teasdale-Corti e Social Promise, organizzazione non profit che da molti anni sostiene sia il Lacor che il Saint Jude.
Arrivato al Lacor nel 1985, su richiesta di Piero Corti che aveva bisogno del suo talento di costruttore per espandere l’ospedale, Elio è stato in Africa per quasi mezzo secolo. Anni in cui ha condiviso tutte le vicende del popolo Acholi del Nord Uganda. Per loro e con loro ha costruito padiglioni ospedalieri, scavato pozzi, impiantato attività tecniche, e agricole. Ha spartito con gli Acholi i tremendi decenni della guerriglia. Ha seppellito i loro morti. Ha percorso infiniti chilometri nella savana con la sua jeep. E’ uscito indenne anche dall’Ebola, che si era abbattuta sull’ospedale nel Duemila.
Al Lacor, il suo regno erano i cantieri edili e le officine per la lavorazione del legno, per le costruzioni meccaniche e per la manutenzione degli apparecchi elettromedicali. Sapeva fare ed insegnava a fare, ma esigeva che il lavoro fosse ben fatto. E così ha aiutato lo sviluppo e la crescita locale.
Tutti potevano contare su Elio. Tanti hanno studiato con il suo aiuto economico. Poi, negli anni ‘90, ha aiutato Bernadetta, una vedova acholi che aveva raccolto orfani della guerra e dell’Aids; alla sua morte, ha preso in mano le redini del Saint Jude. Elio, del resto, non si tirava mai indietro. Così sono cresciuti l’orfanotrofio St Jude e la Consolation Home per i bambini con handicap mentale e fisico.
Sepolto a fianco di Piero, Lucille e del dottor Matthew morto nel tentativo di arginare l’Ebola, Brother fa parte della storia del Lacor, una storia d’amore e di impegno.
Per ricordarlo condividiamo uno splendido documentario realizzato due anni prima della sua morte. Un ritratto eloquente che ci svela l’uomo, il missionario, l’eroe.
11/11/2021