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23 Febbraio 2024

Sempre fedele alla sua missione

Talvolta quando cresci perdi di vista l’obiettivo con cui sei nato. O magari sei costretto a sacrificare la qualità in nome dell’espansione. Al Lacor questo non è successo”.

Luigi Greco, già primario di pediatria all’Università Federico II di Napoli, è tornato al Lacor dopo cinque anni di assenza. E la sua prima riflessione è proprio questa: “guerre, epidemie e crisi non hanno scalfito la missione del Lacor e la sua capacità di perseguire l’eccellenza”.

Sono molte le cose per cui il Lacor è grato a questo grande pediatra napoletano.

Nel 2004 ha aiutato l’Università di Gulu a istituire la Facoltà di Medicina nel 2004 e ha avviato un programma di borse di studio per formare medici ugandesi. Nel 2018, ha contribuito ad avviare un progetto di finanziamento basato sui risultati (RBF), che oggi è stato esteso a molti reparti dell’ospedale.

Intervistato da Alfred Oryem, responsabile comunicazione dell’ospedale, Greco confida: sono rimasto impressionato da come il personale del Lacor sia riuscito a mantenere le buone pratiche istituite. La perseveranza è una qualità rara in qualsiasi parte del mondo…”

Ma soprattutto il nome di Luigi Greco viene associato ad una formula di cibo altamente nutritivo che ha aiutato a sconfiggere la malnutrizione nei più piccoli.

Era il 1983 quando il pediatra napoletano è arrivato al Lacor per la prima volta, chiamato dal fratello Donato che lavorava in Uganda già da alcuni anni. All’epoca c’era la guerra e la malnutrizione era tristemente diffusa.

Ricordo una lunga fila di bambini malnutriti; quasi la metà di loro moriva nel giro di pochi giorni”.  E’ così che con l’aiuto della moglie, anche lei pediatra, Greco ideò una soluzione salvavita: il Nutricam, un alimento derivato da una miscela di farina di mais, pesce, burro di arachidi e olio. “Cam” in lingua Acholi significa cibo. La miscela era una sorta di porridge solido che veniva dato ai piccoli malnutriti due volte al giorno: la mortalità del reparto è scesa dal 40% al 4%. Non solo: alle madri veniva insegnato come preparare il Nutricam per evitare che i loro figli soffrissero di malnutrizione”.

Anche oggi al Lacor le mamme seguono lezioni di educazione alimentare; la nutrizionista Paska Amony insegna il giusto mix di nutrienti perché i bambini crescano sani.

La malnutrizione non è scomparsa: la piccola unità di malnutrizione nel cuore della pediatria del Lacor è ancora attiva, soprattutto a causa della profonda crisi economica e climatica che l’Uganda sta vivendo. Gli ultimi dati disponibili dicono che al Lacor sono stati accolti 330 bambini malnutriti: 140 di loro hanno dovuto essere ricoverati in pediatria.

Il ricovero in pediatria costa al Lacor 40 euro e curare tanti bambini è possibile anche grazie a tutte le persone che ci sostengono con fiducia e generosità.

Aiutiamo il Lacor a prendersi cura dei più fragili.

Grazie

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