Il Lacor contro la malaria
Se dici 25 aprile in Italia pensi all’Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, una ricorrenza che assume sempre più un forte significato simbolico.
Ma se dici 25 aprile al Lacor pensi subito alla malaria, il motivo più frequente per cui i bambini vengono ricoverati nella pediatria dell’ospedale.
Sì perché il 25 aprile è anche la Giornata Mondiale contro la Malaria, una malattia che ogni anno conta più di 600 mila morti, quasi tutti in Africa.
A trasmetterla sono alcune zanzare infette da un parassita e a farne le spese sono soprattutto i bambini.
Come la piccola Lakisa Jovia, tre anni, arrivata in un centro sanitario con la febbre alta; mamma Stella ha aspettato fino all’ultimo per chiedere aiuto.
Troppo costoso cercare un mezzo di trasporto per arrivare dove avrebbero potuto visitare la bimba. E’ così che Jovia, dopo un lungo tragitto sulle spalle della mamma, raggiunge una modesta clinica dove non ci sono medici e dove decidono di mandarla a Pabbo, uno dei centri sanitari periferici del Lacor.
Jovia raggiunge Pabbo in condizioni molto critiche: la febbre è altissima, la piccola fatica a respirare ed è scossa da convulsioni. Se trascurata infatti, la malaria porta rapidamente ad una gravissima anemia. Una corsa in ambulanza fino al Lacor e Jovia viene assistita e curata con la preziosa artemisina: un salvavita.
Grazie alle cure garantite dalla pediatria del Lacor la piccola guarisce e può presto tornare a casa.
Il dottor Kamara Edwin spiega alla mamma come prevenire nuove infezioni tagliando i cespugli vicini alla capanna, usando sempre la zanzariera e soprattutto le consiglia di chiedere aiuto fin dai primi sintomi.
L’educazione è una delle armi più potenti contro la malaria.
Lo scorso anno il Lacor, nei suoi ambulatori e nel reparto di pediatria, ha curato 4.485 bambini per malaria.
Il costo medio del ricovero in pediatria al Lacor è di 45 euro.
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