E’ tempo di ascolto
Una serata speciale quella di ieri a “Il Tempo della Salute”, kermesse di incontri organizzata dal Corriere della Sera.
Nella splendida cornice di Palazzo Giureconsulti a Milano è arrivata la voce del Lacor. Forte, chiara, appassionante, ha coinvolto i presenti come ogni volta che si condivide la meravigliosa storia di questo sogno diventato realtà nel cuore della savana.
Grazie a Cristina Reverzani, da molti anni medico volontario in Uganda, l’impegno, le sfide e i successi del Lacor e del suo personale hanno chiesto a Milano di fermarsi ad ascoltare.
Proprio l’ascolto è il tema scelto per questa sesta edizione de “Il tempo della Salute” ed stato il leit motiv della serata e della moderazione di Luigi Ripamonti, direttore di Corriere Salute.
“Ascoltare e curare i lontani”, ha esordito Ripamonti, citando il titolo della serata “è ciò che hanno fatto Cristina e Ottavia (specializzanda rientrata dalla Sierra Leone, ndr)”, le due ospiti protagoniste della coinvolgente doppia intervista sul palco della Sala Colonne.
La conduzione di Ripamonti si è concentrata sulla particolare storia di Cristina, che ha scelto di iscriversi a medicina a quarant’anni, lasciando una vita di agi e una carriera affermata. E poi ha deciso di specializzarsi in ginecologia in Uganda per essere più vicina alla popolazione che avrebbe curato: per conoscere meglio le malattie, le risorse, la cultura.
Il risultato? Sempre di più l’impegno di Fondazione Corti per il Lacor dimostra che non si va in Africa per “sostituirsi” ma si costruisce insieme. Oggi il Lacor ha 700 dipendenti e sono tutti ugandesi. Ci sono difficoltà e sfide, certo, servono sempre più fondi per portare avanti la missione di curare i più poveri, certo. Ma ci sono serate come quella di ieri che fanno capire che c’è ancora chi ha voglia di fermarsi ad ascoltare i più lontani e rimboccarsi le maniche.