Dove c’è un bisogno, c’è un Lion
Una comunità intera che si mobilita per il Lacor. E’ il Cadore, che da anni dimostra il suo affetto per l’ospedale di Piero e Lucille, anche oggi in prima linea per testimoniare la solidarietà ai più vulnerabili.
La settimana scorsa Milena Quattrini, responsabile logistica e acquisti per il Lacor e Valentina Colini, responsabile raccolta fondi, hanno incontrato l’architetto Cian, past president dei Lions di Belluno presso i magazzini dell’azienda di spedizioni internazionali Avion.
Il motivo? Ricevere ben 35 mila mascherine chirurgiche destinate al Lacor.
Un impegno che ha coinvolto tutta la Comunità cadorina: dalle scuole, ai genitori, agli studenti, ma anche professionisti, negozianti, autisti. Numerosissimi si sono messi in gioco per raccogliere i preziosi dispositivi di protezione di cui l’ospedale continua ad avere bisogno in grandissime quantità per proteggere il personale e offrire così in sicurezza le cure più adeguate.
“Abbiamo conosciuto la Fondazione Corti grazie alla dottoressa Cristina Reverzani, da molti anni volontaria in Uganda”, ha spiegato l’architetto Cian, “da allora il Cadore si mobilita a favore del Lacor Hospital.” Anche quest’anno il coinvolgimento sul territorio è stato importante: associazioni, scuole, privati… dalla tipografia, al negozio di ferramenta all’agenzia di assicurazioni. Ognuno ha fatto la sua parte.
“Grazie”, ha aggiunto Cian “perché ci date l’occasione di fare del bene”.
Grazie, a nome della Fondazione Corti e del Lacor a tutti i cadorini che ci vogliono bene.
E grazie anche ad Avion, a cui ci lega una solida amicizia; da anni, la nota azienda di spedizioni internazionali ci affianca mettendo a nostra disposizione i suoi spazi e le sue competenze.
Perché, non finiremo mai di ripeterlo: “Insieme si va più lontano”.