Pronto a restituire ciò che ho ricevuto
Quando incontri questi giovani ugandesi, la loro determinazione, lo spirito di sacrificio, la passione per la medicina e per i loro pazienti, il pensiero viene spontaneo: “è qui l’eccellenza del mondo, quella meritevole, che dovrebbe avere accesso alla formazione migliore”.
Il dottor Henry Ochola ha 27 anni e gli è stata offerta una borsa di studio del Commonwealth per un master in Epidemiologia alla prestigiosa of London School of Hygiene and Tropical Medicine.
Il dottor Henry Ochola, questa possibilità unica nella vita, ha cominciato a guadagnarsela da bambino, alla scuola primaria. Grazie ai risultati migliori del suo distretto, una scuola di Kampala gli offre la possibilità di frequentare lì le superiori. Anche in questi studi il dottor Ochola si rivela uno dei migliori del Paese, tanto che il ministero dell’educazione ugandese gli offre una borsa di studio per frequentare medicina. “Lavorare duramente ha dato i suoi frutti”, dice, ricordando quando sua mamma lo spronava a impegnarsi senza risparmiarsi.
“Vedevo alcuni compagni ripetere più volte una classe, altri uscire con i coetanei, ma io sapevo di dover lavorare sodo per poter aver il privilegio di studiare. All’Università ero in corso assieme figli di politici, professori: avevano tanti aiuti dalle loro famiglie”.
Non Henry. Ultimo di undici figli, il padre muore di tumore ai polmoni quando ha solo 2 anni. “Lavorava per un’azienda di tabacco”, racconta. “Una delle mie prime motivazioni a diventare medico è stata curare pazienti come lui. L’altra, il ricordo che avevo del Lacor.
Per noi, per la comunità, il Lacor è sempre stato una benedizione, il luogo a cui rivolgersi quando altrove non avremmo avuto risposte. Era come se le medicine del Lacor fossero più potenti”.
Ma c’è un altro motivo per cui il dottor Henry Ochola, da due anni medico al Lacor, indossa il camice bianco: “mi è stato raccontato che mia mamma ha rischiato di perdermi e di morire perché io nascessi. Aveva già avuto dieci figli e tutti, persino mia sorella maggiore, non volevano che concepisse ancora: era troppo rischioso. E invece eccomi, pronto a restituire ciò che ho ricevuto: a lei e alla comunità”.
Ed eccolo in maternità, a seguire i parti, dare istruzioni alle ostetriche, compilare le cartelle cliniche con meticolosità e cura. Ma non solo: appassionato di ricerca, il dottor Henry è coinvolto in numerosi progetti per migliorare la qualità al Lacor.
“Durante il mio anno di internship, (anno previsto in Uganda alla fine della Facoltà di medicina per avere l’abilitazione come medico, ndr) ho avuto la possibilità di lavorare ad un progetto per ottimizzare le risorse nel Dipartimento di medicina; in particolare abbiamo migliorato la logistica delle analisi di laboratorio. I risultati sono stati tangibili, rimane però la sfida di mantenerli nel tempo.”
Dopo un periodo in medicina, il dottor Ochola viene spostato in ostetricia e ginecologia: “qui ho trovato persone competenti, ma umili, appassionate e altruiste che mi hanno insegnato moltissimo. Ecco perché sono rimasto e penso, un domani, di specializzarmi in ginecologia e ostetricia. Nel frattempo, sono convinto che Londra possa insegnarmi soluzioni globali per rispondere ai problemi di saluto materno-infantile della mia gente”.
Congratulazioni Dottor Ochola per questa meritata opportunità: il Lacor aspetta il suo ritorno.