Giovani al Lacor

Anna, Giuseppe, Lucia, Tommaso, Alessia, Giulia, Sara ma anche Ivan, Lorenzo, Pietro, Livia, Alessandro, Angelo… Sono sempre di più i giovani italiani che scelgono di fare un’esperienza al Lacor: medici in stage durante la specializzazione o ingegneri che effettuano analisi e raccolgono dati.

Ecco la testimonianza di Anna Malfitano, specializzanda in pediatria dell’Università degli Studi di Milano Statale, da qualche mese a Gulu.
“Appena entri nelle incredibili mura del Lacor ti rendi subito conto che c’è un’intera comunità, colorata, vivace e di condivisione, da cui vieni immediatamente inglobato.
Questo vale soprattutto per il reparto di pediatria, un edificio di per sé non troppo grande rispetto ai nostri ospedali pediatrici, ma con un’immensità di bambini. Sono ovunque, li vedi dormire, giocare, piangere e mangiare. C’è chi ti sorride e chi invece si spaventa perché, come tanti bambini in ogni parte del mondo, riconosce il camice bianco. 
Cosa mi piace più di qui è la continua condivisione, degli spazi, delle emozioni, delle gioie e delle difficoltà. Il team in reparto è molto coeso e molto accogliente, gli insegnamenti sono quotidiani come lo è il continuo confronto.
La realtà, le patologie, i mezzi a disposizione sono tanto diversi da quelli a cui sono abituata, bisogna quindi andare oltre gli schemi.
E’ un continuo allenamento mentale che sicuramente porterò con me, anche una volta rientrata. La tecnologia scarseggia e quindi bisogna affidarsi all’obiettività clinica: si impara ad ascoltare, a sentire e a vedere.
Credo che siano tutte qualità fondamentali nella medicina di qualsiasi contesto e sono grata di poterle coltivare al meglio”.

Grazie Anna. Il Lacor e la Fondazione Corti hanno bisogno anche del vostro entusiasmo per continuare la propria missione.