Il nostro augurio guardando al domani
Se guardiamo all’anno che sta per chiudersi, lo facciamo con gioia: sono state tante le possibilità che abbiamo avuto di incontrarci, tantissimi i volti delle persone che si sono strette attorno a noi e al Lacor. Eventi, presentazioni di libri, la cena di gala, laboratori con i ragazzi, incontri nelle scuole e, in questo periodo, i mercatini di Natale.
Non possiamo però nascondervi la preoccupazione per l’anno che verrà.
Nella ‘nostra’ Uganda il tempo sembra aver fatto un salto indietro di anni.
Il raccolto di Charles è perduto: prima la siccità e poi le piogge torrenziali. Il cambiamento del clima sta mettendo a dura prova la maggiore, spesso unica, fonte di sostentamento per le famiglie: l’agricoltura.
Al mercato di Gulu, sapone, posto e persino la frutta, costano il doppio. Doreen, con il suo stipendio da infermiera porta a casa la metà, ma le bocche da sfamare sono sempre le stesse.
Agnes abita nella zona di Mubende dove l’Ebola ha fatto paura per settimane; la sua scuola è stata chiusa. Dopo i venti mesi di chiusura per il Covid, i suoi studi si sono di nuovo interrotti.
La popolazione soffre, in alcune aree è tornata la malnutrizione infantile, le malattie della povertà sono aumentate ed è sempre più difficile raggiungere gli ospedali per tempo.
Questo al Lacor significa che le risorse necessarie per tenere fede alla missione dell’ospedale sono sempre di più.
Noi della Fondazione Corti faremo di tutto, nel nuovo anno, per sostenere il Lacor al meglio delle nostre possibilità.
Alle soglie del Natale, questo è il nostro impegno.
Rimanete al nostro fianco. Solo insieme possiamo continuare ad essere linfa vitale per il Lacor e per la sua gente.
Serene feste a tutti. Vi aspettiamo per camminare insieme nel 2023.
Dominique, Chiara, Valentina, Michela, Milena, Federica, Thomas, Elisabetta, Maria Rosa, Daniela e Gionata (insieme a Jacopo e Laura dal Lacor)
Milano, 22.12.2022