Dare voce e ascolto alle donne

Quella del dottor Oscar Ocaya, ginecologo al Lacor, è una vocazione all’aiuto nata durante l’adolescenza.
“Ero ancora al liceo”, racconta: “la mia bisnonna era spesso ricoverata in ospedale e quelle visite frequenti mi fecero riflettere molto su cosa avrei potuto fare per aiutare chi soffre. In famiglia si aspettavano diventassi ingegnere civile, ma il desiderio di curare è stato più forte”.
Il dottor Ocaya ha studiato Medicina e Chirurgia alla Makerere University di Kampala e ha poi svolto al Lacor il suo periodo di tirocinio obbligatorio per l’abilitazione. È qui che ha cominciato ad appassionarsi a ginecologia e ostetricia, fino a scegliere di perfezionarsi in quest’ambito grazie ad una borsa di studio generosamente offerta da Fondazione del Ceresio. Oggi il dottor Ocaya fa parte del personale del Dipartimento di ginecologia del Lacor. A fianco, tra gli altri, del dottor Emintone Odong, direttore medico, che l’ha visto nascere.
“Ho scelto questa specialità per il suo impatto immediato: accogliere una donna in condizioni critiche, poter intervenire tempestivamente per salvarla e vederla uscire sorridente con il suo bambino in braccio è un’esperienza che dà un senso profondo al lavoro quotidiano.
A differenza di altre specialità, dove i risultati richiedono tempo, in ginecologia e ostetricia ogni gesto può fare la differenza”.
Durante la specializzazione, il dottor Ocaya ha sviluppato anche capacità di leadership e ricerca. Abilità che risultano essenziali in un ospedale come il Lacor, che è anche un polo formativo. “Mi sento più preparato a offrire cure basate sull’evidenza, a formare i colleghi più giovani e a contribuire alla ricerca clinica”, afferma. Di recente è stato nominato referente per i medici in formazione provenienti dall’estero. “È un’opportunità che considero un onore: permette scambi di esperienze, confronto tra sistemi sanitari e una crescita reciproca. L’interazione con Università estere, tra cui quelle italiane, arricchisce il nostro lavoro”.
Il suo lavoro di tesi per la specializzazione in ginecologia ci parla di un giovane medico attento alla persona, non solo alla sua malattia. “La mia ricerca di tesi si è concentrata su un tema poco esplorato, ma molto importante: la preparazione psicologica e l’esperienza delle donne sottoposte a un’episiotomia (incisione chirurgica spesso effettuata dall’ostetrica per agevolare il parto, ndr), una pratica comune nei parti, soprattutto al primo figlio. Dalle interviste è emerso che spesso le donne non vengono bene informate né durante le visite prenatali, né al momento del parto. Il mio lavoro, attualmente in fase di valutazione per essere pubblicato su una rivista scientifica, ha evidenziato quanto sia importante una comunicazione chiara e rispettosa, già durante l’assistenza prenatale. Le donne devono sentirsi parte delle decisioni che riguardano il proprio corpo.
Tornare a lavorare al Lacor dopo gli studi è stato molto gratificante”, aggiunge il dottor Ocaya. Ho ritrovato un gruppo motivato e affiatato, in cui la collaborazione tra medici, ostetriche e infermiere è costante. Anche se le sfide non mancano: l’elevato numero di pazienti mette sotto pressione il personale e spesso le donne arrivano troppo tardi per poter ricevere cure efficaci.
Dal punto di vista personale”, conclude, “lavorare a Gulu mi permette di restituire qualcosa alla mia comunità”.
Bentornato al Lacor dottor Ocaya. Buon lavoro!