Una mostra ricorda Maria Bonino

Maria Bonino, pediatra, una vocazione per la cura dei più fragili, grande esempio di dedizione, ha lasciato la sua impronta lieve, ma duratura anche al Lacor. Lieve perché chi l’ha conosciuta e ha lavorato con lei nella pediatria del Lacor la ricorda come una presenza mite, che portava serenità al letto dei suoi piccoli pazienti. Duratura perché a distanza di oltre vent’anni, il suo ricordo aleggia ancora tra le corsie della grande pediatria.
A parlare di lei è Sister Angioletta, caposala della pediatria quando Maria è arrivata al Lacor e oggi in pensione, ma sempre presente in pediatria e neonatologia, dove la sua grande esperienza è preziosa per le nuove infermiere. “Era una gran lavoratrice, molto precisa e con grandi capacità di lavorare in squadra e suscitare negli altri il desiderio di collaborare. Era compassionevole e molto paziente: amava moltissimo i suoi bambini. Era sempre presente in un momento difficilissimo, in cui la pediatria accoglieva fino a 300 bambini. Con soli 47 letti. Li monitorava costantemente e se la chiamavi per un’emergenza arrivava subito.
Quando ci ha lasciato per proseguire la sua missione altrove abbiamo sentito un grande vuoto”, continua l’anziana infermiera: “ricordo che le chiedemmo di tornare, ma era suo desiderio essere utile anche ad altri”.
Oggi la Fondazione Maria Bonino, che da anni sostiene il Lacor finanziando borse di studio o stipendi per il personale, celebra Maria con una mostra che ripercorre le tappe e il significato della sua vita.
A 20 anni dalla morte di Maria, avvenuta in Angola per una febbre emorragica, la Fondazione che porta il suo nome propone la mostra: “Maria Bonino. La vita è la realizzazione del sogno della giovinezza” che verrà inaugurata a Biella, città natale della pediatra, domenica 23 marzo.
La mostra è a ingresso gratuito e sarà visitabile a Palazzo Ferrero – Biella fino al 25 aprile.