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Solo chi si protegge è utile
“Solo se ci proteggiamo siamo utili agli altri”
Proteggere il personale significa permettergli di lavorare con serenità e al meglio.
E’ anche questo che è servita e servirà ogni donazione della campagna di crowdfunding.
E lavorare al meglio permette anche di avere sempre più storie a lieto fine, come quella di Mego Anek.
Siamo ad Atyang, nel distretto di Omoro. Nella foto, un’anziana signora che è stata paziente al Lacor.
Nancy Fortunate Akello, infermiera che lavora nella terapia intensiva Covid-19, la ricorda bene: “aveva una saturazione del 70 per cento, positiva al Covid e diabetica; date le condizioni e l’età avevamo poche speranze nella sua guarigione, ma abbiamo deciso di offrirle le cure migliori. E’ la nostra mission.
Con nostra sorpresa, in pochi giorni ha iniziato a mostrare segni di miglioramento“, racconta Nancy. “Era malata, ma allegra e piena di energia, sorrideva sempre ed era molto loquace. È stato semplice assisterla”.
La famiglia è immensamente grata al personale del Lacor: in Uganda, dove l’aspettativa di vita non raggiunge i sessant’anni, guarire dal Covid a settanta è un evento raro.
Che dà una carica di entusiasmo a chi, come Nancy, ha scelto di lavorare in terapia intensiva Covid. “E’ un sacrificio”, confida; “hai a che fare con un nuovo virus che è facile da trasmettere e puoi contagiarti in qualsiasi momento. Inoltre, una volta entrato in reparto non sei libero di uscire finché il tuo turno non è finito per evitare di trasportare l’infezione. E la maggior parte delle volte il turno è sfiancante, o sono necessari straordinari. Nonostante questo sono felice di far parte di questa squadra perché sto imparando molto e contribuendo a combattere questa pandemia.
Ad ogni assistente che si prende cura dei pazienti Covid, insegniamo prima di tutto a proteggersi e solo dopo ad accudire i pazienti.
Perché solo se ci proteggiamo siamo utili agli altri”.