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07 Novembre 2022

Le mie notti in ambulanza

Ogni notte Samuel macina centinaia di chilometri alla guida di un’ambulanza del Lacor, per portare in ospedale i pazienti che da soli non riuscirebbero a raggiungere l’ospedale

“La gratificazione più bella del turno di notte? Che ti metti in gioco in prima persona andando incontro a chi ne ha più bisogno. Ad esempio ai bambini con una grave anemia per la malaria o a quelli con la polmonite; alle madri che hanno avuto complicazioni durante il travaglio e ai pazienti che non possono permettersi il trasporto fino al Lacor o, ancora, agli sfortunati coinvolti in incidenti stradali e violenze domestiche.
Il servizio ambulanze del Lacor è per tutti loro.

Arrivano soprattutto dai tre centri sanitari periferici del Lacor Hospital: Amuru, distante 85 km, Opit 75 km e Pabo 67 km. O anche dai villaggi e dalle comunità del distretto di Gulu e di quelli vicini.
Lunedì scorso è stata la mia ultima notte di turno. Ogni turno dura quattro, a volte cinque notti.
Quella di lunedì è stata una notte intensa in cui ho fatto ben quattro viaggi.
Sono stato prima a Pabo a prendere una mamma con il piccolo febbricitante per la malaria, poi per due volte ad Amuru, il centro più lontano, e infine nella vicina città di Gulu per portare in ospedale le vittime di un drammatico incidente stradale. Un camion che trasportava più di 40 passeggeri di ritorno dal mercato settimanale nel centro commerciale di Lutuk ad Amuru, ha perso il controllo e si è ribaltato, uccidendo 8 persone e ferendo decine di passeggeri.
C’è davvero bisogno delle ambulanze per salvare vite umane.

Mi commuove vedere le donne incinte che lottano per venire ai centri sanitari, più vicini alle comunità e ai villaggi; vengono da sole, senza il marito, senza cibo, senza vestiti adeguati per loro o per il neonato. Alcune piangono perché nessuno le accompagna nel momento di maggior bisogno. E ammetto che anche a me viene da piangere di fronte ai bambini malnutriti o a cui serve con urgenza una trasfusione di sangue.

C’è però una cosa che mi motiva: vedere l’ospedale fornire servizi di ambulanza gratuiti e assistenza sanitaria a prezzi accessibili. Sapere che, anche grazie a me, ma soprattutto grazie al Lacor, le loro vite vengono salvate.
Gli autisti delle ambulanze affrontano diverse sfide: il numero esorbitante di pazienti da trasportare, ad esempio, o le strade in cattivo stato. Quando piove, sulla strada che va ad Amuru e Opit è quasi impossibile guidare.
Ma il tipo di ambulanza che abbiamo è incredibile: le jeep 4×4 che ci sono state donate sono davvero adatte a queste strade.
Ed io ne sono testimone ogni giorno e ogni notte, macinando chilometri di terra rossa per raccogliere i pazienti più vulnerabili e portarli al Lacor”.

Dona ora. Un viaggio in ambulanza da un centro sanitario al Lacor all’ospedale costa circa 60 Euro.

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